Nel mondo delle arti marziali miste, la strada per il successo è lastricata di sacrifici e decisioni difficili. Mentre nuove stelle cercano di farsi strada verso la vetta, veterani esperti rischiano tutto per rimanere in gioco. Due storie recenti, quella dell’aspirante coreano Hwang In-soo e quella del veterano americano Jared Gordon, illustrano perfettamente le due facce di questa spietata medaglia.
Hwang In-soo: L’Occasione di una Vita
Sotto la guida della leggenda UFC “The Korean Zombie” Chan Sung Jung, un promettente fighter sudcoreano è a un passo dal coronare il suo sogno. Il suo nome è Hwang In-soo, 31 anni, conosciuto come ‘Legendary’. Ex campione dei pesi medi della promotion coreana Road FC, vanta un record professionale di 8 vittorie e una sola sconfitta, con ben 6 KO all’attivo.
L’incontro che potrebbe cambiargli la vita si terrà questo martedì (ora locale) a Las Vegas, presso l’UFC Apex. Hwang affronterà l’irlandese Paddy McCrory (27 anni) nel sesto episodio della nona stagione del Dana White’s Contender Series (DWCS), il programma che funge da anticamera per entrare nella più prestigiosa organizzazione di MMA al mondo.
Il Pass per l’Elite
Il format del DWCS è semplice e brutale: un singolo match per impressionare il presidente della UFC, Dana White, e guadagnarsi un contratto. Dal suo debutto nel 2017, il programma ha lanciato le carriere di 308 atleti, tra cui l’attuale campione dei pesi welter Jack Della Maddalena. La posta in gioco è altissima: in questa stagione, su 25 incontri disputati, 21 vincitori hanno ottenuto il contratto, con una percentuale di successo dell’80%. Anche una sconfitta, se maturata al termine di una performance spettacolare, può aprire le porte della UFC.
Entrambi i lottatori, Hwang e McCrory, hanno superato con successo la cerimonia del peso, registrando 84.4 kg, rientrando così nel limite della categoria dei pesi medi (83.9 kg). Il successivo faccia a faccia è stato teso ma rispettoso, con la promessa di un confronto leale.
La Preparazione con una Leggenda
Per arrivare preparato a questo appuntamento cruciale, Hwang In-soo ha trascorso gli ultimi tre mesi sottoponendosi a un regime di allenamento infernale nella palestra del suo mentore, Chan Sung Jung. Quest’ultimo, considerato il più grande fighter nella storia della Corea del Sud e due volte contendente al titolo dei pesi piuma UFC, ha assunto il ruolo di capo allenatore. Sarà al suo angolo anche durante il match, per guidarlo passo dopo passo. L’affetto e il supporto di “The Korean Zombie” sono evidenti anche sui social media, dove ha pubblicato numerosi video dedicati al percorso del suo allievo, documentando ogni fase della preparazione a Las Vegas.
Tra Tensione e Sicurezza
“Rispetto ai miei match passati, la tensione è a un livello completamente diverso,” ha ammesso Hwang, pur mostrando grande fiducia nei propri mezzi: “Onestamente, non ho mai avuto un incontro che considerassi davvero difficile”. Il suo avversario, Paddy McCrory, presenta un record di 6 vittorie e 1 sconfitta e un vantaggio fisico non indifferente, essendo più alto di 9 cm (191 cm). Praticante di boxe dall’età di 8 anni, l’irlandese si è detto pronto a “chiudere il match appena suona la campana”.
Nonostante i bookmaker locali diano Hwang come sfavorito (con quote di 3 a 7), il precedente del connazionale Go Seok-hyun, che nella scorsa stagione ottenne un contratto contro ogni pronostico, lascia ben sperare. In caso di successo, Hwang In-soo diventerebbe il secondo atleta coreano a entrare in UFC tramite il DWCS e il 26° fighter del suo paese a competere nella promotion.
La Dura Realtà della Gabbia: il Caso di Jared Gordon
Mentre Hwang In-soo combatte per entrare, la storia di Jared Gordon ci ricorda quanto sia difficile rimanere ai vertici e quali decisioni estreme gli atleti siano a volte costretti a prendere. Sabato scorso, durante un evento UFC a San Antonio, Texas, Gordon ha affrontato Rafa Garcia in un match dei pesi leggeri.
Gordon è stato sconfitto per TKO al terzo round, dopo aver subito una serie di gomitate al tappeto. Solo dopo l’incontro ha rivelato una scioccante verità: aveva combattuto con un grave infortunio al ginocchio, rimediato in un incidente stradale appena un giorno prima del match, subito dopo le operazioni di peso.
“Ero fermo per strada, dietro un’auto. L’auto ha iniziato a fare manovra e, girando, il paraurti mi ha colpito il ginocchio, provocandomi una distorsione del legamento collaterale mediale,” ha scritto Gordon sui suoi canali social. “Ho pensato di ritirarmi, ma non l’ho fatto. È stata una decisione sbagliata? Probabilmente sì. Ma non volevo buttare via tutto il duro lavoro fatto in allenamento. Che dire… andrò avanti. Mi dispiace per tutti i fan”.
La vicenda di Gordon, un veterano con 17 incontri in UFC, getta un’ombra sulla pressione che subiscono i fighter, spinti a competere anche in condizioni fisiche precarie, mettendo a rischio la propria salute per onorare un impegno e non perdere la propria posizione.